Fine Comfort Cooking

Gulasch di Cervo

Gulasch di Cervo

Febbraio da poco iniziato, l’inverno che sembra via via concludersi ma che in realtà darà il meglio di se’ nei prossimi giorni.

Nella mia rincorsa alla vita, sicuramente quello che mi ha più impedito di fare pazzie era ed è la paura di allontanarmi dalla mia comfort zone.

Ogni volta che c’è stata l’occasione di poter spiccare il volo, come alla fine dell’università, alla fine di un contratto di lavoro o alla chiusura dei miei rapporti sentimentali, è sempre successo qualcosa che mi ha trattenuta dove sono.

Ho sempre avuto la capacità sin da piccola però di rendere meravigliose le circostanze in cui mi trovo. Se inizialmente i cambiamenti mi spaventano, poco dopo riesco a renderli super piacevoli nonostante non mi si adeguino molto.

Dove mi metti sto e questo rivela un mio grandissimo spirito di adattamento, che talvolta mi costringe in situazioni in cui c’è poco da abbellire.

Profondamente nostalgica, ho sempre un occhio di rispetto volto al passato, forse per questo motivo quando trovo nelle cose un che di arcaico mi emoziono profondamente.

Sto compiendo un viaggio, dentro me stessa, insieme al mondo che è stato che è adesso e che sarà e cerco di portarmi dietro ogni tesoro possibile.

Per questo motivo in questo gulasch che oggi vi propongo per me c’è tutto il mio mondo. Ci sono io.

Gulasch significa bovaro, era infatti un ricetta dei mandriani che nel ‘700 dalla Turchia all’Ungheria portavano i bovini al pascoli negli inverni rigidi.

Mettevano della carne a cuocere, finché stufata, aggiungendo solo sale.

A volta la essiccavano per poi trasformarla solo successivamente in zuppa. Vennero aggiunte poi la cipolla e la paprika. E’ oggi il piatto nazionale dell’Ungheria, ma Austria, Germania, Nord Italia ne hanno fatto un piatto fisso nei loro menù.

Esistono miriadi di varianti, la mia è una crasi di quelle lette qua e là, con qualche tocco personale.

Un ricetta di conforto, che rimanda agli antichi mestieri, ai sapori genuini di una volta. E a proposito di genuino, la carne di cervo acquistata da Eataly, è stata prodotta da un’azienda abruzzese nel rispetto dei periodi di caccia.

Ingredienti

550 gr di spezzatino di cervo (o di manzo)

2 cipolle dorate

1 spicchio di aglio

2 cucchiai abbondanti di paprika dolce

Farina qb per infarinare la carne

70 gr di  burro

2 foglie di alloro

2 foglie di salvia

2 rametti di timo

5 bacche di ginepro

1 bicchiere di brodo o di acqua

2 cucchiai di passata di pomodoro

Un pezzetto di stecca di cannella

Mezzo bicchiere di vino rosso (tipo Lagrein)

Preparazione

Per prima cosa tagliare la cipolle e lasciarle cuocere con il burro in una pentola a fondo spesso e a fuoco basso.

Infarinate la carne e aggiungetela alle cipolle. Potete anche rosolare la carne infarinata con 30 gr di burro, salarla e successivamente aggiungerla.

Alzate la fiamma, sfumate con il vino rosso e aggiungete il resto degli ingredienti: brodo, paprika, sugo, salvia, timo e alloro. Il ginepro e la cannella le ho inserite dentro un filtro da te in acciaio che avevo, così da poterle togliere a metà cottura.

Adesso abbassate la fiamma al minimo, cuocerà per almeno 2 ore.

Girate di tanto in tanto assicurandovi che non bruci sul fondo.

Consiglio: se dopo due ore vedete che tende ad attaccarsi, la salsa è abbastanza densa ma la carne non è ancora super tenera, fate fare al gulasch un giro in pentola a pressione per 20 minuti e vedrete che meraviglia!

Inoltre la bellezza di questa ricetta è che NON CI SONO DOSI ESATTE.

ASSAGGIATE!!! Solo con il vostro palato capirete se vi piace sentire più questo o quel sapore, ma mi raccomando, non maltrattate la carne, abbiatene sempre rispetto e rendetegli onore.

Spero che questa ricetta possa esservi di conforto come lo è stata per me e che vi scaldi in questi ultimi mesi di magico inverno.

 

 

 

 



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