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LANA IN FIORE: un viaggio nell’anima dell’Alto Adige

LANA IN FIORE: un viaggio nell’anima dell’Alto Adige

Lana unisce“: questo lo slogan dell’evento e, questo, il senso di Lana in Fiore. Unire le persone intorno alle tradizioni, ai saperi, all’amore per l’ambiente.

Ogni primavera, questa cittadina altoatesina celebra il risveglio della natura con un susseguirsi di eventi incentrati sui fiori, le erbe spontanee e molto altro.

Con la meravigliosa cornice dei meleti fioriti, si organizzano escursioni botaniche, tornei di golf e la riscoperta di una cultura contadina e gastronomica, grazie alla Festa dei Masi in Fiore.

Ho avuto il piacere immenso di essere stata invitata a questo evento; una giornata interamente dedicata alla scoperta della vita dei masi e dei loro fondatori. Dai più moderni, ai più tradizionali, ogni maso mi ha regalato un’esperienza unica che mi è rimasta nel cuore.

Molti di voi sanno quanto io ami la vita “contadina”, che si unisce poi al mio amore un po’ bucolico per la montagna. Legno, camini, fuoco, animali… un coccola per me instantanea.

Per grandi e piccini, tanti laboratori super interessanti, piccoli shop con i prodotti del maso e tanto cibo, ovviamente, buonissimo!!! Vi racconto nel dettaglio questo mio bellissimo viaggio in Alto Adige.

FESTA DEI MASI IN FIORE

Maso per maso, vi racconto cosa in una sola giornata sono riuscita a fare!

Kränzelhof

Definito dai proprietari “un luogo di cultura”, è una cantina storica, oggi produttrice di eccellenti vini biologici. Qui non solo mi sono divertita a fare una degustazione guidata, ma ho anche visitato i 7 GIARDINI, un parco diviso per aree, con laghetti, labirinti, giochi e opere d’arte all’aria aperta. Il percorso non è stabilito, perché, come mi dicono all’ingresso, la vita a volte ti mette davanti ad un bivio e tu devi scegliere quale strada percorrere!

Ci si perde piacevolmente allora, passando dal Giardino della Fiducia, poi a quello delle Emozioni. E ancora il Giardino del Coraggio (il labirinto è davvero immenso, 3.300 m²!), il Giardino del Cuore, quello dell’Espressione e infine gli ultimi due: Luce e Ragione.

Inaugurati nel 2006, i 7 Giardini sono un momento di assoluto relax, che include anche divertimento, scoperta e interattività. Se siete fortunati come me, in una meravigliosa giornata di sole, troverete anche dei tenerissimi anatroccoli da fotografare insieme alla mamma!

Haidenhof

Aperto tutto l’anno, questo maso ha un vista unica su Castel Lebenberg e l’intera vallata. Location assolutamente deliziosa e curata in ogni minimo dettaglio. Mi sono sentita a casa appena entrata!

Cantina degna di nota, dove si possono degustare e acquistare vini (cosa che ovviamente ho fatto!) e mangiare cucina tipica locale. Erbe spontanee e aromatiche sono il cavallo di battaglia, insieme alle costine e alle trote affumicate in casa.

In occasione della Festa dei Masi in Fiore, Haidenhof ci ha spiegato infatti come affumicano lentamente le trote pescate nell’affumicatore esterno, con un legno selezionato.

Tutte pietanze servite poi in un ristorante super carino, che invita a tornare quando si è in zona, quindi assolutamente da non perdere!

Engethalerhof

Un maso risalente al 1911, situato sulla strada che porta verso la Val d’Ultimo. Ricorda uno delizioso chalet immerso nel verde, dove trovo un ristorante che fa gola solo a guardarlo e uno shop pieno di leccornie fatte in casa, come lo sciroppo di abete rosso, oltre alle tante torte in vendita per l’occasione!

Qui ho incontrato Josef Winkler, un pasticcere famosissimo a Lana, con la passione per gli ovini. Nonostante, come ci hanno raccontato i concittadini, arrivassero dai paesi limitrofi per gustare i suoi soffici cornetti e non solo, decise di lasciare tutto e dedicarsi alla sua seconda passione. Insieme alla moglie, oggi produce lana e crea diversi prodotti, dall’abbigliamento all’oggettistica per la casa. Molti di questi prodotti si vendono presso il negozio Feines a Lana, di proprietà del figlio.

A causa della pioggia non ho potuto vedere la tosatura delle pecore, ma ho visto però come si prepara la lana in casa, armati solo di acqua e sapone. Un’esperienza davvero bellissima, dove i bambini presenti hanno partecipato con entusiasmo (e non solo loro)!

Una curiosità: ogni autunno il signor Winkler torna a fare il pasticcere, vendendo a Lana dei dolcetti tipici fatti con le castagne che, a quanto pare, sono una squisitezza. Me ne hanno parlato così bene che vi assicuro che tornerò per provarli!

Kammerhof

Un bellissimo agriturismo immerso nei meleti. Qui, in occasione della Festa dei Masi, si può mangiare all’aria aperta grazie alle postazioni ricreate per cucinare e offrire piatti della tradizione (canederli, zuppa primaverile, pulled pork con cipolle caramellate al miele e tanto ancora!)

Da evidenziare: il minizoo (simpaticissime le caprette) e lo shop dedicato al miele. Sì, perché da Kammerhof si occupano di apicoltura e, in questa occasione, si può anche seguire la visita guidata al mondo delle api con degustazione di miele!

Definito dall’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi un maso a misura di famiglia, vale assolutamente la visita.

Mercatino contadino, musica dal vivo e un enorme buffet di dolci con delle torte di un invitante che non so spiegarvi!

Bildheim

Il più bucolico tra i masi visitati. Che, per dirla in parole povere, se penso ad un maso in Alto Adige, è proprio questo qui!

Legno, cerbiatti dipinti sulla facciata, pietra e fiori. Un aspetto incantevole, che nasconde un piccolo mondo botanico, dove acquistare piccole piante cresciute nel maso, sorseggiare caffè e mangiare un dolce.

Perché ho amato questo maso? Si capisce subito che è “storico”. Costruito nel 1938 con pietre e legno proveniente dal bosco limitrofo, di varie tonalità di marrone, così è rimasto. Insieme ai nove gradini all’ingresso, realizzati con la pietra arenaria di Foiana, località poco fuori Lana, in cui si trova il maso.

Qui la signora Martha Lochmann coltiva diverse varietà di piante, tra cui il mais bianco e la cipolla della Val d’Ultimo. Un piccolo paradiso.

Bauer am Stein

Sempre in località Foiana, in questo maso mi sono divertita tantissimo! Sia per l’atmosfera di festa, con musica dal vivo e postazioni di cibo all’aperto, sia per il laboratorio del burro, tenuto da una signora campagnola adorabile, che per la location!

Si arriva in cima ad una strada costeggiando meleti, dopo un pezzetto a piedi si inizia a sentire musica e voci allegre.

Si nota subito la stalla con le capre da cui producono un buonissimo latte e subito fuori una signora vestita di tutto punto con abbigliamento tradizionale, che dimostra come si ottiene il burro da panna.

Abbronzatissima, come solo una vera contadina sa essere, solare e raggiante, spiega al suo pubblico come in antichità si ottenesse il burro, mostrando utensili mai visti, che richiedevano ore di lavorazione.

Poi passa nelle nostre mani un barattolino da shakerare, contenente della panna. Ognuno è tenuto a sbatterlo per qualche minuto, per ottenere così il burro “da panna centrifugata” a mano! E’ stato bellissimo vedere negli occhi delle persone che non conoscevano questo processo, la sorpresa di scoprire che separandosi il latticello, si ottiene un burro buonissimo!

Infine, servito a tutti noi su un pezzo di pane del maso, abbiamo potuto gustare il burro in totale allegria!

Qui ho anche pranzato, con un polpettone e un’insalata di patate ottimi, annaffiati da un cocktail della casa, che era una sorta di spritz locale, delizioso!

Malojerhof

Tornando “a valle” verso Lana, la tappa successiva è stata questo maso ristrutturato nel 2024, molto “modern chalet” con piscina annessa, che nasce su un maso, pensate, del 1701. Situato proprio al centro di Lana, è oggi un agriturismo.

Ottimo il succo di mela venduto in bottiglie dal packaging adorabile!

Poi una sfilata di dolci, che fa da cornice all’aperitivo con musica dal vivo e trucca-bimbi, in una location davvero unica.

Pfefferlechner

Una certezza a Lana, questo birrificio ha radici antiche e si è ingrandito negli anni, trasformandosi in un punto di ritrovo per molti.

Una cantina di cui si hanno notizie già a partire dal 1297, viene gestita poi dalla famiglia Laimer che la trasforma prima in un’osteria, nel ’94, fino all’apertura del birrificio artigianale nel 2005.

Oggi Pfefferlechner possiede anche il Giardino della Birra, uno spazio all’aperto dove godersi un momento di relax, oltre al ristorante che definiscono come un’osteria contadina. Un luogo accogliente dove poter assaporare piatti di casa, in un luogo confortevole.

Degno di nota: il nostro tavolo vista stalla, con la capra che ci guardava dal vetro serenamente sdraiata sul muretto accanto a noi! Piatti ottimi, come il carpaccio di cervo e le costine con patate.

Immancabile è stata la visita guidata al birrificio, dove un vanto sono le nuove birre analcoliche, davvero buonissime. Quella che mi ha davvero colpito è quella al basilico di montagna, che solo ad assaggiarla mi sono venute in mente mille ricette!

Pfefferlechner è un’istituzione a Lana, vale assolutamente la pena provarlo. Staff cordiale e la maglia con scritto “Life is Brewtiful“, l’ho trovata GENIALE!


Vi ho raccontato dei masi, ma ora voglio spendere alcune parole sull’albergo che ci ha ospitato.

STADELE

Prima di tutto c’è un laghetto privato con un giardino pieno di erbe aromatiche, che già solo per questo motivo merita tutta la mia attenzione. Ma oltre a questo c’è molto di più. Avete presente quella sensazione di tornare a casa dopo tanto tempo e la famiglia vi coccola con cura e amore?

Così ci ha fatte sentire la signora Helga. Dalla colazione al ritorno a casa la sera, lei era lì, pronta a fare due chiacchiere, chiedere come stessimo e offrirci quello che secondo lei ci avrebbe fatto stare meglio, da una fetta del suo buonissimo strudel di mele, al bicchiere di vino.

A colazione abbiamo trovato marmellate fatte da lei, così come i dolci. Buonissima anche l’omelette con erbette del giardino! Sarebbe stato bellissimo mangiare fuori, mannaggia alla pioggia, ma anche l’atmosfera all’interno era magnifica. Caffè filtro, musica rilassante. Insomma, la colazione ha rischiato di durare ore, non volevamo più andar via!

Lo chef dello Stadele, Matthias Wenin, ci ha poi ammaliate a cena con la sua cucina. Una degustazione che racconta il territorio, con preparazioni di matrice internazionale, ma traslati con prodotti altoatesini. La mole messicana, il dashi giapponese, ma autoctoni.

Piatti gourmet, mai banali, mai scontanti. Direi essenziali nella loro eleganza, profondi invece nel loro gusto. Meravigliosa la tartare di cervo, abbinata ad una cialda di riso nero, del riso marinato, mole e cipolla caramellata.

I ravioli di patate, aglio orsino e gamberi sono stati sorprendenti, come l’anatra con animella (cotte entrambe alla perfezione) cipolla rossa, miso e patate. E ancora il raviolo di shiitake, con dashi e cipollotto.

Il tutto completato con dell’ottimo pane fatto in casa e del formaggio al finocchietto selvatico, coltivato nell’orto della signora Helga, che ci tiene giustamente a specificarlo con orgoglio!

Vini in abbinamento ottimi, il mio preferito è stato ovviamente un Cabernet Sauvignon di Elena Walch.

Infine le stanze, ognuna dedicata ad una spezia! A noi il Sale, una stanza adorabile con terrazza panoramica! Il bagno carinissimo, con saponette soap free e bustine in cotone dove riporre poi l’avanzo e portarlo a casa! Idea deliziosa!


Starei ore a raccontarvi di questi 3 giorni, che a scriverli e a leggerli probabilmente sembrano 1 settimana.

D’altronde Lana è una cittadina bellissima con moltissime attività da svolgere, tra cui tante passeggiate, come quella nella Roggia di Brandis! Un sentiero semplice, con una vista bellissima, al termine del quale troverete una cascata mozzafiato che vi ripagherà i 2 chilometri!

Inoltre a metà strada troverete una casetta con del succo di mela e alcuni prodotti in vendita (troppo carina!) e il Museo della Frutticultura, interessante e divertente!


Doveroso concludere questo racconto con il ristorante 1477 Reichhalter, al centro di Lana.

Ci siamo state ben due volte, perché sia fuori che dentro è un amore. Cucina autentica, servita con cura. Uno stile country moderno mi verrebbe da dire, studiato, ma caldo e accogliente.

Pane fatto in casa, ragù di cervo con funghi e chips di topinambur e dolce con fragole e rabarbaro degni di nota!

Ringrazio ancora Elisa Cornacchia di Lanaregion.it e Nadia di PressWay per quest’esperienza. A presto Alto Adige!

Se poi avete voglia di montagna, date un’occhiata alla ricetta dei miei Canederli fritti!!!

Take care,

The Autumn Lady

#lanaunisce #meetmerano #visitsouthtyrol



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